Ho letto e
recensito:
Terzo e ultimo
volume della Trilogia dei Sogni
Titolo: Silver L’ultimo segreto
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Prezzo ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 16,40
Salve a tutti! Vi avevo
abituato a recensioni a quattro orchidee, vero? Beh mi dispiace dirvi che
questo libro, a mio parere, ne merita di meno.
Nel blog non troverete le recensioni ai due volumi precedenti semplicemente perché quando li ho letti, il blog non era ancora nato e non li ricordo così bene da poterli recensire. In ogni caso se state leggendo questa recensione sicuramente sapete di quale serie stiamo parlando.
Ormai è appurato: nemmeno nei sogni si può stare in pace.
Prima, quando Liv viveva a casa sua, i sogni erano affari suoi, ma adesso che
si è stabilita a Londra insieme alla sorella Mia da Ernest, il nuovo compagno
della madre Ann, sembra che tutti ne sappiano più di lei. In primo luogo
Grayson, il fratello appena acquisito, e poi tutti i suoi amici. Da quando le
sono apparsi in sogno in un cimitero, intenti in una cerimonia esoterica, Liv è
costretta a condividere con altri ragazzi non solo la scuola, ma anche la notte
e i suoi incubi. Da un certo punto di vista questo può avere i suoi aspetti
positivi, specialmente quando Liv è con il fascinoso Henry… ma i sogni sono
minacciati da una presenza oscura e inquietante pronta a seguire i ragazzi nei
loro spostamenti e, soprattutto, il loro amico Arthur ha deciso
inspiegabilmente di rovinare per sempre la loro vita. Di giorno, le cose non
sembrano andare meglio in questa famiglia allargata dove c’è ancora qualche
rancore di troppo tra Florence, la spocchiosa gemella di Grayson, la mamma di
Ernest che mai e poi mai vorrebbe diventare la suocera di Ann e l’autore di un
blog anonimo che si diverte a spiattellare tutti i segreti di Liv. Certo, c’è
Henry, il suo meraviglioso fidanzato, ma cosa farà quando scoprirà che Liv gli
ha mentito?
Con questo volume si
conclude la trilogia dei sogni nata dalla penna di Kerstin Gier.
Mentre la madre di Liv e il
padre di Grayson sono impegnati nell’organizzazione del loro matrimonio, e
Lottie decide “per pene d’amore” di trasferirsi altrove, la combriccola dei
sognatori è ancora in conflitto.
Anabel è tornata, anche se
non fa più paura di Arturh che era quasi riuscito a convincere Mia a buttarsi
giù dalla finestra da sonnambula.
Liv e Herry affinano il loro
poteri onirici per combattere i loro nemici (ossia i loro ex amici) mentre Grayson,
il più razionale dei tre, si concentra su ricerche effettuate nel mondo reale,
scoprendo più di quanto riescano a fare gli altri due.
Il pericoloso Arthur infatti,
ha scoperto come programmare le persone in sogno al fine di farle comportare
nella realtà come lui desidera. Il tutto è innescato da una parola d’ordine e
la vittima può trasformarsi in un crudele assassino o spiattellare davanti a
una massa di studenti tutta la propria vita amorosa. Il suo scopo resta
invariato vendicarsi dei suoi ex amici e uccidere Liv.
Dunque nel primo volume il nemico
era Anabel.
Nel secondo si fa avanti Arthur.
E nel terzo?
Anabel e Arthur si
coalizzano e resta in sospeso la questione soprannaturale.
Forse vi aspettate che si
facci avanti il misterioso demone che dal primo volume incombe sul corridoio?
È reale o non è reale?
Se ve lo domandate ancora,
non lo scoprirete fino alle ultime pagine visto che la stessa Liv Silver non
farà altro che chiederselo durante tutto il libro!
«Potrebbe
anche trattarsi del mio sangue: del resto io ho deluso il dominatore piumato
più di tutti voi messi insieme».
Giusto.
Non era riuscita a tagliarmi la gola. Però ce l’aveva messa davvero tutta,
questo potevo testimoniarlo.
«Piumato?»
questa mi giungeva nuova «Vuol dire che lo hai visto?» chiesi sfregandomi le
braccia. La temperatura era scesa ancora di qualche grado. Anabel
scosse di nuovo la testa. Poteva essere benissimo paura quella che si
rifletteva nei suoi occhi, ma non sapevo se era la mia o la sua.
Questo libro è sfuggente,
butta in campo tante idee ma non si sofferma su nessuna di esse.
“L’ultimo segreto” è il peggiore dei tre libri.
È lento, pieno di dialoghi che appesantiscono la trama.
Si dilunga su personaggi che
già conosciamo senza aggiungere nulla di più alla loro caratterizzazione.
Anche le domande della protagonista
restano invariate.
Come fermiamo Arthur? Esiste
o non esiste il demone?
Impensabile che l’unico
pericolo reale in questa storia provenga da due adolescenti che riescono a
manipolare i sogni.
Anche la storia d’amore tra
Liv e Henry è tiepida.
Gli unici momenti
interessanti sono stati ben pochi; quello in cui Matt (nuovo personaggio) anima un po’ la
situazione siccome Liv si è infiltrata nei suoi sogni a insaputa di Herry. Altro punto saliente quello in cui scopriamo chi è Secrecy (sì almeno questo nodo viene sciolto). Inoltre
mi è piaciuto il modo in cui i ragazzi riescono a sistemare una volta per tutte
la questione Arthur.
La cosa che più mi aveva
intrigato di questa storia era proprio l’esistenza delle porte dei sogni, un’idea
davvero originale secondo la quale ognuno di noi ha la propria porta che
rispecchia il carattere del sognatore. Per entrare nel sogno di qualcun altro
devi avere con te un suo oggetto personale. Inoltre per aprire la porta a cui
vuoi accedere devi quasi sempre risolvere un enigma o un indovinello, una sorta
di protezione del subconscio del sognatore.
L’idea di base dunque era
promettente e intrigante ma il modo in cui si è evoluta non mi ha convinto.
Essendo il capitolo
conclusivo della trilogia, che già di per sé non ho adorato molto e che non è
nemmeno lontanamente paragonabile alla trilogia delle gemme, speravo che la
storia non solo si infittisse ma alla fine si dipanasse, svelandoci finalmente
il perché dell’esistenza del corridoio dei sogni che è senz’altro uno dei quesiti
principali posti in essere dalla storia. Invece…
“Henry si scostò un capello dalla fronte. Poi
mi baciò di nuovo e io dimenticai quello che avrei voluto dirgli. Ovvero che
non conoscevamo ancora il vero mistero: che cosa fosse questo corridoio, perché
lo avessimo scoperto proprio noi e come fosse spiegabile il fenomeno dal punto
di vista scientifico.”
Bam.
Ecco qui spiattellato
davanti agli occhi il nodo della questione.
Il vero mistero resta un
mistero.
E dopo tre libri e circa
novecento pagine lette direi che alcuni lettori non ne sono affatto contenti!
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