mercoledì 25 maggio 2016

Silver l'ultimo segreto recensione

Ho letto e recensito:


Terzo e ultimo volume della Trilogia dei Sogni

Titolo: Silver L’ultimo segreto
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Prezzo ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 16,40


Salve a tutti! Vi avevo abituato a recensioni a quattro orchidee, vero? Beh mi dispiace dirvi che questo libro, a mio parere, ne merita di meno. 
Nel blog non troverete le recensioni ai due volumi precedenti semplicemente perché quando li ho letti, il blog non era ancora nato e non li ricordo così bene da poterli recensire. In ogni caso se state leggendo questa recensione sicuramente sapete di quale serie stiamo parlando. 


Ormai è appurato: nemmeno nei sogni si può stare in pace. Prima, quando Liv viveva a casa sua, i sogni erano affari suoi, ma adesso che si è stabilita a Londra insieme alla sorella Mia da Ernest, il nuovo compagno della madre Ann, sembra che tutti ne sappiano più di lei. In primo luogo Grayson, il fratello appena acquisito, e poi tutti i suoi amici. Da quando le sono apparsi in sogno in un cimitero, intenti in una cerimonia esoterica, Liv è costretta a condividere con altri ragazzi non solo la scuola, ma anche la notte e i suoi incubi. Da un certo punto di vista questo può avere i suoi aspetti positivi, specialmente quando Liv è con il fascinoso Henry… ma i sogni sono minacciati da una presenza oscura e inquietante pronta a seguire i ragazzi nei loro spostamenti e, soprattutto, il loro amico Arthur ha deciso inspiegabilmente di rovinare per sempre la loro vita. Di giorno, le cose non sembrano andare meglio in questa famiglia allargata dove c’è ancora qualche rancore di troppo tra Florence, la spocchiosa gemella di Grayson, la mamma di Ernest che mai e poi mai vorrebbe diventare la suocera di Ann e l’autore di un blog anonimo che si diverte a spiattellare tutti i segreti di Liv. Certo, c’è Henry, il suo meraviglioso fidanzato, ma cosa farà quando scoprirà che Liv gli ha mentito?

 
Con questo volume si conclude la trilogia dei sogni nata dalla penna di Kerstin Gier.
Mentre la madre di Liv e il padre di Grayson sono impegnati nell’organizzazione del loro matrimonio, e Lottie decide “per pene d’amore” di trasferirsi altrove, la combriccola dei sognatori è ancora in conflitto.
Anabel è tornata, anche se non fa più paura di Arturh che era quasi riuscito a convincere Mia a buttarsi giù dalla finestra da sonnambula.
Liv e Herry affinano il loro poteri onirici per combattere i loro nemici (ossia i loro ex amici) mentre Grayson, il più razionale dei tre, si concentra su ricerche effettuate nel mondo reale, scoprendo più di quanto riescano a fare gli altri due.
Il pericoloso Arthur infatti, ha scoperto come programmare le persone in sogno al fine di farle comportare nella realtà come lui desidera. Il tutto è innescato da una parola d’ordine e la vittima può trasformarsi in un crudele assassino o spiattellare davanti a una massa di studenti tutta la propria vita amorosa. Il suo scopo resta invariato vendicarsi dei suoi ex amici e uccidere Liv.
Dunque nel primo volume il nemico era Anabel.
Nel secondo si fa avanti Arthur.
E nel terzo?
Anabel e Arthur si coalizzano e resta in sospeso la questione soprannaturale.
Forse vi aspettate che si facci avanti il misterioso demone che dal primo volume incombe sul corridoio?
È reale o non è reale?
Se ve lo domandate ancora, non lo scoprirete fino alle ultime pagine visto che la stessa Liv Silver non farà altro che chiederselo durante tutto il libro!

«Potrebbe anche trattarsi del mio sangue: del resto io ho deluso il dominatore piumato più di tutti voi messi insieme».
Giusto. Non era riuscita a tagliarmi la gola. Però ce l’aveva messa davvero tutta, questo potevo testimoniarlo.
«Piumato?» questa mi giungeva nuova «Vuol dire che lo hai visto?» chiesi sfregandomi le braccia. La temperatura era scesa ancora di qualche grado. Anabel scosse di nuovo la testa. Poteva essere benissimo paura quella che si rifletteva nei suoi occhi, ma non sapevo se era la mia o la sua.

Questo libro è sfuggente, butta in campo tante idee ma non si sofferma su nessuna di esse.
 “L’ultimo segreto” è il peggiore dei tre libri.
È lento, pieno di dialoghi che appesantiscono la trama. 
Si dilunga su personaggi che già conosciamo senza aggiungere nulla di più alla loro caratterizzazione.
Anche le domande della protagonista restano invariate.
Come fermiamo Arthur? Esiste o non esiste il demone?
Impensabile che l’unico pericolo reale in questa storia provenga da due adolescenti che riescono a manipolare i sogni.
Anche la storia d’amore tra Liv e Henry è tiepida.
Gli unici momenti interessanti sono stati ben pochi; quello in cui Matt (nuovo personaggio) anima un po’ la situazione siccome Liv si è infiltrata nei suoi sogni a insaputa di Herry. Altro punto saliente quello in cui scopriamo chi è Secrecy (sì almeno questo nodo viene sciolto). Inoltre mi è piaciuto il modo in cui i ragazzi riescono a sistemare una volta per tutte la questione Arthur.
La cosa che più mi aveva intrigato di questa storia era proprio l’esistenza delle porte dei sogni, un’idea davvero originale secondo la quale ognuno di noi ha la propria porta che rispecchia il carattere del sognatore. Per entrare nel sogno di qualcun altro devi avere con te un suo oggetto personale. Inoltre per aprire la porta a cui vuoi accedere devi quasi sempre risolvere un enigma o un indovinello, una sorta di protezione del subconscio del sognatore.
L’idea di base dunque era promettente e intrigante ma il modo in cui si è evoluta non mi ha convinto.
Essendo il capitolo conclusivo della trilogia, che già di per sé non ho adorato molto e che non è nemmeno lontanamente paragonabile alla trilogia delle gemme, speravo che la storia non solo si infittisse ma alla fine si dipanasse, svelandoci finalmente il perché dell’esistenza del corridoio dei sogni che è senz’altro uno dei quesiti principali posti in essere dalla storia. Invece…

 “Henry si scostò un capello dalla fronte. Poi mi baciò di nuovo e io dimenticai quello che avrei voluto dirgli. Ovvero che non conoscevamo ancora il vero mistero: che cosa fosse questo corridoio, perché lo avessimo scoperto proprio noi e come fosse spiegabile il fenomeno dal punto di vista scientifico.”

Bam.
Ecco qui spiattellato davanti agli occhi il nodo della questione.
Il vero mistero resta un mistero. 
E dopo tre libri e circa novecento pagine lette direi che alcuni lettori non ne sono affatto contenti!



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