E se questa storia iniziasse con: C'era
una volta l'elettricità? Il Nido
di Spine è una cittadina francese dove la corrente elettrica non scorre più
come un tempo. Dopo una guerra chiamata “Nuova Notte” gli equilibri mondiali
sono cambiati e i continenti sono stati messi in ginocchio dai Cyborg, esseri
privi di anima che torturano innocenti. In
un mondo dove la parola scritta è vietata e gli esperimenti elettrici sono
punibili con la morte, si muove la ricercata Bellatrice Sparks. Lei sa leggere, sa scrivere e dal
giorno in cui ha fatto funzionare una torcia elettrica nella sua città, è
costretta a fuggire per salvaguardare la sua famiglia. Rapita dai trafficanti di schiave
viene venduta ai sovrani di Elettra. Ma in un castello dove l'elettricità pulsa
ancora un essere ignoto si aggira nell’ombra. Per fronteggiare l'enigmatica
creatura e per riabbracciare la sua famiglia, Bellatrice dovrà sottrarsi agli
inganni della proibita e misteriosa Ala Ovest del castello. Ma deve fare molta attenzione, cosa si
cela dietro la maschera dell'odio?
“E se questa storia iniziasse con c’era una volta l’elettricità?”
Mi è bastato leggere questo incipit per voler
assolutamente divorare tutto il resto.
Beauty and Cyborg è un retelling che ha ben poco di un
retelling.
È una distopia.
Un’avventura.
Una favola moderna.
E la protagonista è lei.
Bellatrice Sparks.
Se voi foste a Nido di Spine o nella capitale Elettra,
sapreste che questo è il nome di una ricercata.
Bellatrice ha il tatuaggio di una rosa spinata sulla
spalla, e dentro di sé il fuoco di una vera ribelle. Sa leggere, scrivere e
aggiustare oggetti rotti.
Questa è la sua colpa.
Il mondo così come lo consociamo è infatti scomparso a
causa di un black out globale, per cui la luce è riservata solo ai Lucenti, mentre il resto del mondo vive al buio.
“Oggi il nostro motto è: al buio si possono
contare tutte le stelle”
Bella che vive a Nido di Spine, città al buio dove risiedono le fabbriche, ha imparato che l'elettricità è qualcosa di pericoloso, qualcosa da temere.
Bella che vive a Nido di Spine, città al buio dove risiedono le fabbriche, ha imparato che l'elettricità è qualcosa di pericoloso, qualcosa da temere.
“Fa male l’elettricità, Bella, fa male al cuore.
Brilla, ti attira come un demone e poi ti polverizza se lasci che si avvicini.
Lucifero è un angelo di luce, ricordatelo”.
Assistiamo dunque a una netta contrapposizione tra città
povere e regredite senza elettricità e popoli che ancora ne beneficiano a
discapito degli altri.
“L’elettricità è la moneta del nuovo mondo”
Il mondo è inoltre governato dai cyborg, esseri per metà umani e per metà costituiti da cavi e pezzi metallici, e proprio tra loro si annida Alec, versione robotica della Bestia.
Bella sa che un cyborg non può essere altro che un nemico, eppure Alec è ancora, in parte, umano e lei combatte contro i sentimenti che gli suscita.
Il mondo è inoltre governato dai cyborg, esseri per metà umani e per metà costituiti da cavi e pezzi metallici, e proprio tra loro si annida Alec, versione robotica della Bestia.
Bella sa che un cyborg non può essere altro che un nemico, eppure Alec è ancora, in parte, umano e lei combatte contro i sentimenti che gli suscita.